ACD si può leggere “acidì” oppure “àcidi”.
La prima versione è quella seria, istituzionale, che scandisce le lettere, l’anima blu scuro, il rapporto causa\effetto, la meticolosità e l’attenzione.
Ma quando l’accento è sulla prima sillaba, ACD diventa àcidi, sostanze che reagiscono al contatto, che lasciano il segno, che producono irritazione.
ACD significa uscire dalla propria zona di comfort, dalla “base”, e pizzicare, incuriosire, suscitare una reazione. Le ricerche, i piani, i programmi, i calendari editoriali, gli studi di layout, di colore e di copy servono per suscitare emozioni, provocare un cambiamento, segnare una strada.
In fondo è solo una questione di accenti.