Immaginate un menù di un ristorante impaginato senza criterio, senza grafica, o un catalogo con le foto sgranate, mal fatte. O ancora un libretto di istruzioni per montare un mobile senza disegni, senza spazi che isolino i concetti fondamentali. In fin dei conti è l’evoluzione di ciò che facciamo tutti in modo innato: sottolineiamo, evidenziamo, facciamo schemi.
La grafica e il design hanno un ruolo fondamentale: ordinano, costruiscono un mondo visivo in cui gli elementi sono collegati tra loro, acquistano un senso e un significato in relazione gli uni agli altri (come nel diagramma di Voronoi), sono facili da leggere e da seguire. Dal biglietto da visita all’allestimento di una mostra, dall’interfaccia di un sito ai post su Instagram, la parte visiva cattura, fa capire, rapisce e incuriosisce.
Ma, come sempre, anche la grafica più spettacolare perde di senso (e a volte è persino dannosa) se non è inserita in una strategia, se non è coordinata, se non ha un concept.